L’eredità
Secondo le fonti la città di Vetulonia, in etrusco Vatl(una), era una delle più potenti città etrusche, occupava la parte meridionale delle colline metallifere e sorgeva su un colle che dominava il lago Prile, ora prosciugato. L’area dell’antica città è stata identificata solo nel corso dell’Ottocento nella località di Poggio Colonna, vicino a Castiglione della Pescaia, un borgo con poche centinaia di abitanti, grazie all’archeologo dilettante Isidoro Franchi, cui è dedicato il locale Museo archeologico.

La storia
Lo storico Dionigi di Alicarnasso ricorda Vetulonia fra le città alleate dei Latini contro Tarquinio Prisco Re di Roma. Secondo Silio Italico dal borgo etrusco Roma derivò i simboli del potere regio, fra i quali il fascio littorio. La sua prosperità era legata allo sfruttamento delle miniere metallifere di rame, argento, piombo come attestano gli oggetti metallici dei corredi funebri, oggetti dei quali Vetulonia era anche esportatrice. Una cinta muraria databile al VI secolo a.C., le Mura dell’Arce dette ciclopiche, che attorniava la città lungo un perimetro di circa 5.000 ettari è tuttora visibile nella parte più alta dell’attuale Vetulonia

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